Negli ultimi anni, il concetto di domotica ha guadagnato sempre più popolarità, trasformando le nostre abitazioni e edifici in ambienti intelligenti e interconnessi. Al centro di questa rivoluzione tecnologica c’è un nuovo standard emergente: il protocollo Matter. Ma di cosa si tratta esattamente e quali sono i suoi vantaggi? Sarà realmente di larga diffusione o rimarrà come molti altri standard che lo hanno preceduto, uno tra i 1000 standard per la domotica oggi in commercio?
Cos’è il Protocollo Matter?
Il protocollo Matter è un’iniziativa della Connectivity Standards Alliance che viene supportata da alcuni dei più grandi nomi della tecnologia, tra cui Apple, Google, Amazon e Comcast. L’obiettivo di Matter è creare un linguaggio comune per i dispositivi domotici, permettendo loro di comunicare e operare insieme senza problemi, indipendentemente dal marchio o dal produttore.
Domotica e Interoperabilità
Uno dei principali ostacoli nello sviluppo della domotica è la mancanza di interoperabilità tra i vari marchi. Ogni produttore utilizza dei protocolli standard o proprietari differenti, rendendo difficile per i consumatori integrare prodotti di marchi diversi in un unico sistema. Matter è un protocollo aperto che si propone come altri protocolli aperti di diventare il punto di riferimento per tutti i produttori modiali. Ciò significa che, se i dispositivi di una Smart Home sono compatibili con il protocollo Matter, possono essere gestiti tutti da un’unica app, senza vincoli di marca o protocollo.
Applicazione del Protocollo Matter nelle Smart Home
Nelle Smart Home, Matter permette di semplificare l’installazione e l’uso dei dispositivi intelligenti. Possiamo installare un nuovo termostato, una serratura intelligente o dei pannelli fotovoltaici, sapendo che i nuovi dispositivi compatibili Matter funzioneranno con l’ecosistema esistente, indipendentemente dal loro marchio. E questo, ovviamente, migliora l’esperienza dell’utente.
Benefici per gli Smart Building
Gli Smart Building, come condomini, strutture alberghiere e ospedaliere o edifici commerciali, possono senz’altro trarre benefici dall’adozione di un protocollo universale: la gestione integrata di sistemi come illuminazione, sicurezza, riscaldamento e ventilazione è fondamentale per ottimizzare l’efficienza energetica e il comfort degli occupanti. Matter può facilitare questa integrazione, permettendo a tutti i dispositivi di comunicare in modo coerente e coordinato. Ciò può tradursi in un risparmio significativo sui costi operativi e in un miglioramento delle prestazioni complessive dell’edificio.
Risparmio energetico con il Protocollo Matter
Uno degli aspetti più promettenti della domotica riguarda il risparmio energetico. Grazie alla sua capacità di far comunicare in modo efficiente i dispositivi intelligenti, Matter può contribuire a ottimizzare l’efficienza energetica in una Smart Home o uno Smart Building.
Secondo Dovit, Matter è veramente così rivoluzionario?
Senza mettere in dubbio i vantaggi che può fornirci un protocollo universale come Matter, un’unica tecnologia per gestire cose molto diverse tra loro ci sembra più una chimera che una realtà.
Ogni dominio applicativo ha necessità diverse
Un impianto di controllo luce, per esempio, deve costare poco e non necessita di grandi velocità.
La tecnologia per il controllo di un sistema multimediale invece necessità di velocità e qualità di trasmissione massima e il costo della tecnologia diventa secondario.
Un impianto di allarme e di sicurezza in genere difficilmente utilizza protocolli aperti e largamente diffusi proprio per garantire una reale sicurezza nell’interscambio dei dati e il controllo. Molte funzioni degli impianti di allarme difficilmente vengono collegate liberamente a funzioni cloud generaliste o di terze parti, più idonee a gadget tecnologici.
Impianti di controllo energetico necessitano di tecnologie certificate per lo storage dei dati anche in mancanza di connettività o corrente e devono interagire con gli altri sistemi energetici con sistemi logici locali al fine di intervenire tempestivamente ad esempio su un controllo di sovraccarico distribuito su una rete locale.
Dobbiamo inoltre fare i conti con le centinaia di milioni di installazioni smart esistenti che adottano i protocolli ad oggi più diffusi e molti di questi presenti sul mercato da più di 50 anni.
Conclusione
Secondo noi, non esisterà mai una convergenza verso la chimera dello “standard unico per la domotica”, ma certamente sarà sempre più diffusa l’interoperabilità tra diverse tecnologie grazie a dei “border” di traduzione o dei veri e propri Hub di integrazione multiprotocollo.
Dovit e DO.Lab, il nostro team di ricerca e sviluppo, fin dall’inizio ha scommesso sul principio dell’integrazione e flessibilità, lasciando piena libertà di scelta ai clienti di usare la tecnologia migliore in base agli ambiti applicativi. A questo scopo, Dovit progetta e produce da 20 anni degli smart server di integrazione che riescono a mettere insieme protocolli e tecnologie di diverso tipo: dalle tecnologie più professionali (come Modbus, KNX, Bacnet, M-bus, dmx, Dali etc.) a quelle destinate al “fai da te” di piccole installazioni parziali, tipicamente su tecnologia wireless come ad esempio zigbee, google home, alexa, spotify e, nel prossimo futuro, anche Matter. Il nostro obiettivo è soprattutto quello di ottimizzare l’efficienza energetica di ogni Smart Home e Smart Building.